ADDIO GESTIONI ALLEGRE AL MUSEO GUTTUSO, LA POLITICA PER LA CULTURA DARA I SUOI FRUTTI

[Riceviamo&Pubblichiamo]“Il Museo Guttuso riaprirà presto”, queste le parole del sindaco Patrizio Cinque, alla fine del Consiglio Comunale di ieri, 10 dicembre 2014, Il Museo dedicato al Maestro Renato Guttuso è rientrato in un piano che impone al Comune di Bagheria, visto il dissesto finanziario, un risparmio sui servizi. “Non possiamo chiedere ai cittadini di fare sacrifici per mantenere un Museo che fino ad oggi non ha funzionato come doveva e che costava all’ente 480.000 euro l’anno, con un’entrata di soli 20.000 euro”. Ed infatti gli interventi in aula dei consiglieri del MoVimento Cinque Stelle si sono indirizzati proprio sugli sprechi e sui punti oscuri legati alla gestione del Museo Guttuso. Il consigliere Giusy Chiello ci ha spiegato come la cattiva gestione del Museo non sia proprio una novità e ci fa notare come già da tempi non sospetti si parlava nelle testate giornalistiche di una concentrazione di potere sempre nelle medesime mani, ci parla di cultura per la politica ed auspica ad una politica per la cultura. Il consigliere Marco Maggiore, a fronte dei numerosi interventi di opposizione che decantavano le lodi delle numerose mostre presenti al museo, ci ha messo di fronte al grande sperpero di una mostra costata 140 mila euro, realizzata da un’associazione di cui oggi non si sa nulla, quell’anno il museo ha visto appena nove mila visitatori. Ha confrontato questi dati con una mostra dello stesso anno tenutasi a Rimini costata 15 mila euro, il museo di Rimini quell’anno ha avuto otre cento mila visitatori. Il consigliere Filippo Castelli ci ha raccontato come l’accordo transattivo che regola la donazione dei quadri di Guttuso, già donati in vita al Comune di Bagheria dal maestro stesso, sia particolarmente aggressivo e restrittivo nei confronti dell’Ente. Il consigliere Sergio Giuliana ci porta la voce di un inglese in visita al Museo Guttuso, un inglese che chiede al suo premier di non dare soldi all’Europa perchè in Europa i soldi poi finiscono in musei come il nostro. Il consigliere Romina Aiello invece si fa portavoce di due artisti che tra il 2002 e il 2012 hanno donato opere al Comune di Bagheria col presupposto di vederle esposte al Museo ma non le hanno mai viste e nonostante le numerose richieste di spiegazioni non hanno mai ricevuto risposta. Il consigliere ha esortato la giunta a verificare i fatti in questione al fine di poter dare risposta all’erede di Pellitteri ed al fotografo Bellia esortando l’assessore Balistreri a far rispettare i patti allora presi dalle precedenti amministrazioni con queste persone, pur bagheresi e degne di nota e rispetto tanto quanto il maestro Guttuso. Anche il consigliere Francesco Paladino si fa portavoce di un altro artista bagherese, Giovanni Bartolone, che ha donato alla galleria cittadina ne 1971 sette delle sue opere, mentre il figlio durante una mostra ha notato la strana assenza di uno di questi. Il consigliere Francesco D’Anna esorta alla collaborazione per il bene comune invitando i consiglieri di opposizione ad evitare le continue illazioni che sempre si susseguono durante i consigli comunali.
Mentre il consigliere Alba Aiello ci ha ricordato la barzelletta del museo chiuso per disinfestazione mentre all’interno si celebrava un matrimonio. Definire allegra una simile gestione è quasi un complimento e ripartire da zero appare quasi un obbligo.“L’obiettivo per la rivalutazione del Museo –dichiara l’Assessore Rosanna Balistreri- è quello di trovare una figura manageriale esperta nell’ambito culturale, tramite un bando di concorso, che riesca a gestire il bene facendo profitto, e magari  dando la possibilità anche a giovani laureati di lavorare all’interno di un museo prestigioso, come il nostro. Il nostro museo dovrà essere conosciuto in tutto il mondo e i turisti dovranno aumentare di molto. Si tratta di un progetto, inoltre, che riguarda la valorizzazione artistico-culturale dei beni monumentali e non della città di Bagheria”. “Riapriremo il Museo Guttuso con una riduzione dei costi. –Conclude il sindaco Patrizio Cinque- Non appena saranno pronti gli atti, il personale ASU comincerà a lavorare a Villa Cattolica, e questa scelta porterà ad un risparmio sui costi del Museo Guttuso. Sarà, inoltre, istituito un ufficio cultura, che riguarderà non solo il Museo Guttuso, ma la gestione di tutti i beni culturali della città di Bagheria”.
La politica per la cultura comincerà presto a dare i suoi frutti.
UFFICIO STAMPA M5S BAGHERIA

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