Cittadino vigile con whatsapp, l’amministrazione chiede collaborazione ai cittadini bagheresi

Auto in doppia fila, suolo pubblico occupato abusivamente, emergenze naturali, rifiuti conferiti nelle fasce orarie vietate, abbandono di ingombranti, degrado urbano, atti di vandalismo e truffe: sono queste e non solo le segnalazioni che potranno arrivare dai cittadini all’amministrazione comunale con il servizio “Cittadino vigile” attraverso l’applicazione web whatsapp.

In questo modo massaggiando al numero telefonico 3400880027 allegando anche delle foto o semplicemente spiegando l’infrazione, la violazione e quant’altro,  il  cittadino darà una mano alla polizia municipale a vigilare sulle strade dei propri quartieri  e segnalare eventuali abusi e infrazioni alle istituzioni.

Grazie all’utilizzo della app di proprietà di Mark Zuckerberg, si potrà dialogare con l’amministrazione, le segnalazioni che verranno smistate alla Polizia municipale sarranno visionate anche dal sindaco e dagli assessori di competenza per verificare la celerità dell’intervento da parte dell’Ente.

L’applicazione whatsapp gratuita per gli utenti della prima ora (gli altri devono pagare un “abbonamento” di 0,89 euro l’anno), si istalla sui terminali più diffusi e si usa come una normale chat di messaggistica con la quale si scambiano video, foto, audio e recentemente anche telefonate (su Android).
Basterà dunque memorizzare il numero 3400880027 nella rubrica e, mandando un testo, un messaggio vocale o delle fotografie, l’intervento verrà garantito in tempi celeri.
L’amministrazione garantirà l’anonimato per i mittenti e le eventuali foto spedite non avranno valore legale, ma l’intervento è assicurato. Il servizio sarà attivo a partire da questo week end.

“Attraverso questo canale apriamo una nuova opportunità di comunicazione diretta con i cittadini  - spiega il sindaco Patrizio Cinque – da un lato interveniamo, ove possibile in tempo più celeri, dall’altro cogliendo la sfida dei tempi verifichiamo l’efficienza dei servizi comunali. Il cittadino diventa così reporter anti-abusi, armato di smartphone con fotocamera, che può essere un “incentivo” a fare bene il proprio lavoro”.

E’ questo dunque uno strumento che rende attiva la partecipazione della cittadinanza alla cura della cosa pubblica ed al controllo del territorio e risponde ad una richiesta che viene dalla stessa cittadinanza.

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