Il referendum sulle riforme deve passare con le buone o con le cattive perché altrimenti, sostengono ad esempio il Financial Times, il Wall Strett Journal e El Pais, nel nostro Paese ci sarà il caos….. Ne parliamo con l’Onorevole Lo Giudice di Sicilia Futura.

Io con tutto il mio movimento politico per questo progetto di Riforma ci stiamo mettendo, così come si dice, la faccia, e oltre la faccia ci onoriamo di metterci il cuore, perché noi ci crediamo.

Ci crediamo perché consapevoli e fiduciosi che un Italia migliore può esistere ed insieme ad essa anche una Sicilia più vicina e più connessa, per dirla con un termine 2.0, ad una realtà che si sviluppa, dove è possibile vivere e progettare un futuro migliore e più a misura d uomo.

Non voglio entrare nei particolari e nei tecnicismi della riforma, per ciò basta leggere con attenzione quanto e come cambia nelle innumerevoli pubblicazioni, ma è indubbio, tantissimi hanno già piena consapevolezza dell importanza di questo referendum, di questa riforma Costituzionale, della validità dei suoi contenuti, dei cambiamenti che potrà produrre e del significato concreto che ha per la Società nella sua interezza nel cammino verso la modernità.

Mi dispiace che molti, troppi vorrebbero riportare l attenzione del referendum, piuttosto che alle reali modifiche che con esso si produrranno, ad un vero e proprio duello politico, ad un agghiacciante Renzi SI  Renzi NO. Dimenticando e mettendo seriamente a rischio quanto di produttivo la riforma prevede.

Non tenendo conto di quali sono effettivamente i contributi reali che questa riforma può e certamente darà alla nostra società.

Io ed il mio Movimento politico, Sicilia Futura, siamo consapevoli, invece, del fatto che questo referendum rappresenti sì un vero e proprio crocevia ma certamente non per il premier Renzi e per il suo governo, al quale peraltro siamo legati da un filo conduttore comune sulle idee innovatrici e riformiste, ma come dicevo siamo certi che il vero crocevia è per l ITALIA.

Un Italia che deve decidere se andare avanti o rimanere sempre fanalino di coda, un Italia che deve decidere se continuare ad essere l unica democrazia moderna con un bicameralismo che produce solo costi e lungaggini legislative o adeguarsi a sistemi democratici di altri paesi che viaggiano ad una velocità molto più elevata della nostra, un Italia che deve decidere se mantenere in vita enti inutili e costosi o di dedicare risorse allo sviluppo. Potrei continuare, con altri esempi, ma mi sembra chiaro quale sia il mio personalissimo punto di vista come quello del mio movimento politico.

Allora concludo queste mie brevissime dichiarazioni con l unica domanda che dovremmo porci, che ogni Italiano dovrebbe porsi, senza che si carichi la stessa di inutili e sterili polemiche politiche e personali:

Abbiamo veramente a CUORE il futuro della nostra nazione e con essa quello dei nostri figli?

Io ci ho pensato tanto, Noi di Sicilia Futura ci abbiamo pensato tanto, ci abbiamo riflettuto e la riposta per me, per noi, è una ed una sola, e chiedendo già scusa per l assonanza ad uno slogan pubblicitario, ve la propongo proprio così: BASTA un SI

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