Angolo Filatelico n.4 – Aprile 2011 di Cosimo Palmisano

Cari amici filatelici, eccoci arrivati al nostro quarto appuntamento.
In questo nuovo numero, voglio parlarvi dei francobolli ritenuti più importanti, perché aventi anche un costo commerciale elevato.
Il sottoscritto come la maggior parte dei collezionisti, naturalmente tiene molto a questi valori, ma comunque è da tenere presente che ogni francobollo ha la sua storia ed il suo valore affettivo per la persona che lo possiede, quindi a prescindere dal suo valore di catalogo, ogni collezionista tiene caro qualsiasi francobollo, cartolina viaggiata o busta prima giorno o folder, ecc., che possiede, a prescindere appunto, dal valore intrinseco del pezzo.
Ad ogni modo, il più famoso dei francobolli della nostra Repubblica è in assoluto il “Gronchi Rosa”, fiore all’occhiello di ogni collezionista, compreso il sottoscritto.
La storia del francobollo più famoso d’Italia iniziò il 3 aprile del 1961, giorno in cui venne messa in vendita la serie commemorativa in onore del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sud America.
La serie era composta da 3 valori che mostravano da una parte il continente europeo e africano con l’Italia in risalto e dell’altra il continente americano nel quale risaltava in colore più scuro il paese sudamericano al quale si riferiva il relativo valore. Fra i due continenti figurava, quale collegamento ideale, un’ aereo.
Il valore facciale dei tre francobolli corrispondeva alla tariffa aerea per i relativi stati e cioè il valore da 170 lire, stampato in colore azzurro, per l’Argentina, il 185 lire, stampato in colore verde, per l’Uruguay ed il 205 lire, stampato in colore rosa-lilla, per il Perù.
Il viaggio presidenziale doveva iniziare il 6 aprile 1961 e contemporaneamente anche la validità postale dei tre francobolli previsti per l’affrancatura degli aerogrammi che sarebbero stati trasportati con l’aereo presidenziale in Sud America.
Per permettere a tutti i collezionisti di preparare in tempo gli aerogrammi e di inviarli a Roma dove sarebbero stati annullati con il timbro commemorativo ed imbarcati con l’aereo presidenziale, la vendita postale dei tre valori iniziò già il 3 aprile, che nel 1961 coincideva con il lunedì di Pasqua, quindi si può immaginare il numero limitato di pezzi venduti, data la festività.
La mattina del 4 aprile però arrivò improvvisamente l’ordine di ritirare dalla vendita il valore da 205 lire rosa-lilla, a causa di un violento reclamo dell’ambasciata del Perù a Roma che aveva constatato che i confini del suo paese erano segnati in modo errato.
Al nord mancava infatti una notevole parte di territorio peruviano, oggetto di disputa territoriale sin dalla fine del settecento tra Perù ed Ecuador.
Il “Gronchi rosa” pertanto è stato venduto ufficialmente per un solo giorno agli sportelli postali e per di più il lunedì di Pasqua, quando molti collezionisti preferirono fare la consueta gita di Pasquetta, invece di mettersi in fila davanti agli sportelli filatelici del loro ufficio postale.
Con grande rapidità le poste italiane prepararono un altro francobollo da 205 lire con i confini corretti, in colore grigio, che venne posto in vendita il 5 aprile, ancora in tempo per affrancare gli aerogrammi presidenziali e le buste primo giorno, in quanto la validità di tutta la serie, rimase quella del 6 aprile.
Per quanto riguarda le buste già affrancate con il “Gronchi rosa” ed inviate già a Roma, le poste italiane applicarono, sopra il già presente, il nuovo valore da 205 lire in grigio, per nascondere il francobollo incriminato che aveva provocato le ire dell’ambasciata peruviana.
Nacque così un documento di storia postale senza precedenti, affrancato con un francobollo visibile e regolarmente annullato, che però nascose un altro non emesso allo stato di nuovo.
Attualmente un valore singolo del “Gronchi rosa” si aggira intorno ai 2.000 euro di catalogo, per un pezzo normale, mentre per quanto riguarda un pezzo con una centratura perfetta il prezzo sale a quasi il doppio.
Infine su e-bay, potrebbe essere trovato anche per molto meno, ma attenzione alle truffe, che su internet sono sempre in agguato.
Mentre una quartina si aggira intorno ai 12.000 euro, tale valore può anche aumentare del 20%, se tale quartina è ad angolo di foglio, (come quella allegata in foto).
Per ogni vostra eventuale domanda e/o chiarimento in merito a qualsiasi tipo di francobolli, collezioni in generale e/o annulli postali, vi ricordo il mio indirizzo mail: cosimo.palmisano73@alice.it.
Naturalmente ci sarà una risposta a tutti i vostri quesiti.

Buona Filatelia a tutti e ricordate che ci si appassiona fin da piccoli al Mondo dorato dei Francobolli, come è capitato a me ed a mio figlio Giuseppe che vedete in foto, già con gli strumenti filatelici in mano.

Quindi se volete fare un regalo a vostro figlio o ad un bambino in particolare, ricordate che esistono oltre ai classici giochi e video game, anche i libri, i raccoglitori e naturalmente i francobolli per riempirli.

Cordialmente il vostro, Cosimo Palmisano.



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