Editoriale di Giuseppe Compagno Ficarazzi Statale 113

Finalmente, dopo una lunga ed estenuante gestazione, è nata la nuova giunta municipale. Il parto è avvenuto presso l’ufficio del Sindaco. Se già si conosceva il numero dei pargoli, nulla si sapeva sul loro sesso. In barba alle famose quote rosa e al diritto delle donne di mettersi in gioco nella gestione amministrativa del nostro comune, il parto ha portato alla luce 6 assessori maschi. Agli ex Salvatore Bisconti, Sergio Cuccio e Marco Martorana, si sono aggiunti Giovanni Cammarata, Roberto Cecchini e Giuseppe Lo Sicco. Qualcuno ha definito questa giunta di “praticantato” o di fine legislatura, in quanto l’esiguo termine che ci divide dalle prossime amministrative del prossimo anno non permetterà ai componenti di apportare in termini di qualità ed efficacia ciò che i cittadini si aspettano in termine di rilancio delle attività amministrative atte alla risoluzione dei problemi che attanagliano il nostro paese. In molti pensano che alla fine si andrà avanti con una sorta di esercizio provvisorio, una forma di galleggiamento, che in realtà sarà propedeutico all’inizio della campagna elettorale che si annuncia accesa e imprevedibile. Quindi inutile farsi illusioni, o pensare che in questi mesi si risolvano problemi atavici come quello del servizio di smaltimento dei rifiuti, di un problema altrettanto delicato come quello del traffico viario; mentre appare del tutto evidente che la mancanza di servizi e strutture adeguate all’aumento esponenziale di edilizia pubblica, con conseguente aumento della popolazione, rimarrà tale fino alla fine della legislatura. All’interno vi spiegheremo meglio come si è giunti, attraverso l’estenuante pratica delle consultazioni, alla ridefinizione della nuova giunta, della rottura dei vecchi equilibri e della possibile composizione di nuovi accordi che potrebbero ridisegnare la una nuova mappa politica che potrebbe mettere in crisi i vecchi sistemi identitari e abbattere i pregiudizi di natura ideologica. Per saperne di più vi invitiamo a leggere le interviste concesseci dall’ex assessore Paolo Martorana, da Pino Macchiarella, dal con. Giuseppe Lanza e dai due nuovi assessori Giovanni Cammarata e Giuseppe Lo Sicco. Ma la copertina l’abbiamo voluta dedicare alla scomparsa del caro Salvatore Comparetto che, fuori da ogni retorica di circostanza, è stato uno dei personaggi che ha dato lustro al nostro paese. Quando uso il termine “lustro” non mi riferisco alla risonanza mediatica che può avere la figura di un Sindaco o l’elezione a Consigliere Provinciale di qualche nostro politico. Mi riferisco alla figura umana di un cittadino che attraverso il suo impegno sociale, a favore degli ultimi, ha lasciato un’impronta indelebile per tutti coloro che hanno a cuore termini come cittadinanza e comunità. All’interno riproporremo l’intervista pubblicata già a dicembre da Libero e Solidale, che può rappresentare, per chi ne sa cogliere il significato, una sorta di testamento per le future generazioni.

Editoriale di Giuseppe Compagno pubblicato su Ficarazzi statale 113.


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