Palermo 800 poveri al pranzo della Caritas

Quasi 800 persone in stato di poverta’ tra adulti, giovani, stranieri e famiglie avranno la possibilita’ di fare un pranzo di Natale, ricevendo anche un regalo. Ad organizzare gli eventi, alcuni previsti per il 22 dicembre e per il 25 dicembre, sono Caritas, Angeli della Notte e Comunita’ di Sant’Egidio.La crisi ha sicuramente accresciuto il numero di persone bisognose ma, secondo i rappresentanti delle realta’ che da sempre seguono chi e’ in stato di poverta’, non occorre scoraggiarsi, ma sforzarsi anche di trovare strade e strumenti nuovi di sostegno e di aiuto concreto.Il giorno di Natale, come già avvenuto il 22 deicembre, la Caritas di Palermo, organizza un pranzo per oltre 170 persone tra senza dimora, poveri e migranti nella mensa diocesana del centro “San Carlo e Santa Rosalia” in vicolo San Carlo, 58. Un’iniziativa di solidarieta’ rivolta alle persone che si trovano in una condizione di bisogno e di disagio, causata non solo dalla crisi economica e sociale, ma anche da uno stato di solitudine diffusa.“Al di la’ del momento simbolico forte che vogliamo condividere con i nostri fratelli piu’ deboli – afferma padre Sergio Mattaliano, direttore della Caritas palermitana – . Ricordiamoci che i poveri ci sono tutto l’anno. Stiamo vivendo, da un po’ di tempo in Caritas, un incremento pauroso della poverta’ e tutti siamo chiamati ad intervenire ognuno con i suoi strumenti”.“Apprendiamo ogni giorno quanta gente perda il lavoro cadendo nella disperazione piu’ totale – continua padre Mattaliano -. Quest’anno abbiamo cercato anche noi di rispondere di piu’ a chi ci chiede aiuto di varia natura ma ci appelliamo alle istituzioni perche’ facciano anche la loro parte. Tante famiglie non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e, purtroppo, con nostro grande dispiacere, non possiamo soddisfare tutte le richieste, soprattutto quando si trova in uno stato di poverta’ reale e non basta certo riuscire a pagare loro una semplice bolletta”.“Nonostante il bisogno sia cosi’ forte – conclude il direttore della Caritas -, da farci entrare inevitabilmente in un vortice di sofferenza, non dobbiamo, pero’, perdere la speranza ben consapevoli che si possono percorrere strade nuove per rispondere sempre meglio e di piu’”. Anche quest’anno, inoltre, l’associazione gli Angeli della Notte Onlus, impegnata ormai da oltre quattro anni al servizio dei poveri, delle famiglie bisognose, dei senzatetto e senza dimora, ha organizzato pure per lunedi’ 22 dicembre alle ore 13 il pranzo di Natale per 100 persone. La comunita’ di Sant’Egidio di Palermo, invece, per il quattordicesimo anno, proprio nel giorno di Natale, organizzera’ due pranzi per 500 persone di cui una buona meta’ sono stranieri anche con famiglia. Il primo si svolgera’ nella chiesa di Santa Lucia di via Ruggero Settimo, nel salotto della citta’ in pieno centro, dove parteciperanno 350 persone. Il secondo sara’, invece con 150 commensali all’interno della chiesa di Santa Maria di Gesu’, ubicata nello storico mercato popolare del Capo dove vivono parecchie famiglie in prevalenza tunisine e marocchine. “Si tratta di persone che conosciamo e seguiamo da tempo a vario livello – sottolinea Lorenzo Messina, uno dei responsabili della comunita’ Sant’Egidio di Palermo -. Per lo svolgimento di questo servizio saranno impegnati 80 volontari tra giovani studenti, adulti e membri della comunita’. Ad ognuno dei commensali verra’ dato un dono natalizio”.“Quello nostro e’ un servizio che espletiamo nei loro confronti ogni giorno – continua – che a Natale vuole diventare un occasione di festa all’insegna della solidarieta’. Considerato, l’aggravarsi della situazione economica del nostro Paese, certamente il primo passo resta comunque per tutti incentivare in tutti i modi la sensibilita’ sociale e personale che diventa crescita della responsabilita’ nei confronti di chi vive la poverta’ affinche’ riesca a sentirsi meno invisibile. Pertanto vanno incentivati, sicuramente, anche i momenti di riflessione e di presa di coscienza collettiva che ci interpellano piu’ da vicino, allontanando l’indifferenza sociale”.

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