Il Tar scagiona il canile di Trabia: « È tutto regolare>>

Il canile di contrada Burgio ha tutti i requisiti tecnici per ospitare gli animali. Una sentenza del tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, seconda sezione, ha dato ragione alla tesi dell’associazione Agada, difesa dagli avvocati Mario Giambruno e Cristiano Dolce. La vicenda si chiude dopo: un ricorso del 2021 da parte della stessa associazione contro il Comune di Trabia che però non si è costituito in giudizio.

Con un’ordinanza del sindaco pro tempore Leonardo Ortolano, risalente al 5 febbraio di due anni fa, l’amministrazione, nella qualità di autorità sanitaria, aveva ordinato all’associazione Agada la sospensione dell’attività. Il rifugio per cani, secondo quanto scritto nel provvedimento, non avrebbe rispettato le conformità tecniche rispetto ai requisiti di legge contenute tra l’altro nella nota dell’Asp. Ma alla fine, dopo il ricorso da parte dell’associazione, gli avvo- cati Gianbruno e Dolce hanno ribaltato il tutto grazie ad accertamenti tecnici che hanno evidenziato la regolarità della struttura che ospita i cani. Inoltre ha ottenuto sempre dal comune di Trabia l’agibilità di tre box di lamiera esistenti su un area recintata regolarmente.

Una struttura che dal 2006 opera su tutto il territorio anche in zone al di fuori della provincia, con la cattura di numerosi cani randagi. Si è messo un punto ad una vicenda che dura da due anni – dice il legale Mario Gianbruno. Lo scopo associativo di Agada é quello di salvaguardia, promozione e disciplina dell’attività di tutela del diritto degli ani- mali e la prevenzione del randagismo”.

Tra l’altro, la stessa associazione è iscritta all’albo regionale delle associazioni per la protezione degli animali e ha sempre svolto la cattura e custodia dei cani randagi in favore di numerose amministrazioni pubbliche. L’associazione, nonostante la sua attività regolarmente riconosciuta, è stata anche oggetto di denunce, in tempi recenti, da parte di animalisti.

Attacchi che alla fine sono caduti nel vuoto aggiunge Gianbruno. Inoltre, e questo chiarisce anche il lavoro dell’associazione, che già nel 2012 ha ottenuto la certificazione di inizio attività presso il dipartimento dell’assessorato regionale alla sanità».

Articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia di Alessandro Matalone

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