Parte il Banco Alimentare di Luca Giallombardo.

Oggi, sappiamo bene che la crisi ha colpito la maggior parte delle famiglie del nostro territorio. Tale crisi ha costretto le nostre famiglie a non aver più una solida entrata mensile e quindi a non arrivare alla fine del mese.

In questo periodo di crisi generale il comune di Ficarazzi non ha lasciato soli i propri cittadini, ma, ha creato insieme all’associazione culturale giovanile ficarazzi, il banco alimentare siglando una convenzione annuale con il B.O.C.  ovvero “banco delle opere di carità”.

Una volta al mese all’interno del comune di Ficarazzi si effettua la distribuzione degli alimenti, alimenti di vario genere come pasta, latte, biscotti, formaggio ecc…, beni di prima necessità che cercano in parte di soddisfare il fabbisogno delle varie famiglie del nostro comune, famiglie che ovviamente in questo periodo sono in difficoltà e che la nostra amministrazione cerca di aiutare.

L’elenco delle famiglie che hanno bisogno viene effettuato dai servizi sociali e tale elenco può e dovrà variare di mese in mese in base al bisogno delle famiglie. Si è scelto questo metodo in modo da non effettuare errori,  per far si che più cittadini che sono in difficoltà vengono aiutati. 


Diciamo grazie al Sindaco per aver fatto si  che questo progetto sia andato in porto, ma un plauso và all’assessore F. P. Martorana (nella foto a fianco), assessore alle politiche sociali che è stato l’autore di tale nobile  gesto. Bisogna anche ringraziare i ragazzi dell’A.C.G.F. ed è giusto che vengono menzionati: AURILIO DOMENICO, DAMIANO PAOLO, LA ROSA PIERO, ricordando che questi ragazzi effettuano un servizio di puro volontariato prestando un servizio all’intera collettività. Penso di parlare a nome di tutti dicendo “GRAZIE RAGAZZI”. Infine il ringraziamento và, a tutti i dipendenti comunali che aiutano lo svolgimento di tale servizio mettendosi sempre a disposizione del cittadino. Alle famiglie che vogliono delle delucidazioni sull’argomento possono recarsi al comune di Ficarazzi presso gli uffici dei servizi sociali. Articolo di Luca Giallombardo pubblicato anche sul periodico Controcorrente.



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