Un inviato speciale davvero speciale

Domenico Bessone

Da oggi il nostro Inviato Speciale Domenico Bessone chiude la sua onorata carriera in polizia. Ed è lui stesso a raccontarci questi anni di servizio.

Il 5 giugno del 1982 presso la scuola allievi della Polizia di Stato di Caserta, giuravo fedeltà alla Repubblica Italiana ed alla Costituzione. Oggi, 1° novembre, ho terminato il mio percorso professionale nella Polizia di Stato. Fare parte di una grande amministrazione é motivo di orgoglio per me e per tutti coloro …che ne fanno parte. Da pischelletto e da ragazzo con tanto ideale dentro e tanta forza fui trasferito, come prima assegnazione alla Questura di Como dove fui assegnato all’ ex “ufficio politico” ora DIGOS. Un periodo dove ho appreso tanto dove mi ha fatto diventare un vero “sbirro”. Tanti amici trovati e tanti amici lasciati. Ancora oggi, lí a Como, di tanto in tanto ci torno volentieri a trovare cari amici e vecchie glorie. Qualcuno dei piú anziani ci ha lasciato ma sempre vivo il loro ricordo dentro di me dei loro insegnamenti i loro trucchi comportamentali.
Da Como mi mandarono a frequentare un corso di specializzazione al CAIP(centro addestramento istruzione professione) di Abbasanta in Sardegna un corso denominato “antiterrorismo abilitazione alle scorte” che comunque mi é servito tantissimo nel mio cammino professionale. Era un periodo molto difficile per l’Italia intera. Terrorismo e mafia camminavano a braccetto dal nord al sud. Attentati e omicidi all’ordine del giorno. Nel 1989 fui trasferito alla Questura di Palermo per essere assegnato ad un grande reparto…..il Reparto Scorte e Tutela dove ci ho trascorso 10 lunghissimi anni tra gioia e sofferenza. Qui il mio percorso professionale é stato segnato per sempre, un ricordo indelebile. Sull’asfalto ho lasciato dei cari amici, delle persone che come me credevano nel lavoro dei magistrati palermitani…..e per loro hanno dato la loro preziosa vita e sono diventati gli “angeli custodi”, i nostri eroi. Il loro ricordo é sempre vivo dentro di me. Poi nel 2000 fui trasferito, su mia richiesta, alla DIGOS. Avevo tutte le carte in regola per arrivarci. Fui assegnato alla sezione investigativa con a capo e coordinati da grandi funzionari e dirigenti con i quali ho partecipato a moltissime operazioni di Polizia Giudiziaria portati a termine con moltissimi arresti. Ma queste esperienze professionali e molto delicate le porterò sempre con me e dividerle solo con i colleghi che ne hanno fatto parte. Non so se la pensione si può dedicare ma io la dedico con tutto il cuore ai “nostri angeli” a tutti i nostri eroi che nell’espletamento del loro servizio sono periti per un grande ideale: “la libertà dell’uomo e la legalità nella società“. Io amo la Polizia



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