Palermo, Stretta Antirapine della Mobile. Tre arresti

Nel corso degli ultimi giorni si è fatta incalzante l’azione repressiva della Polizia di Stato nei confronti di spregiudicati rapinatori che, recentemente, nelle zone del centro cittadino ed in qualche caso con particolare violenza, hanno segnato un momento critico per esercenti, residenti e turisti del capoluogo palermitano.

L’azione propulsiva della Polizia di Stato è maturata su una doppia bisettrice, quella della capillare presenza sul territorio degli equipaggi delle “Volanti” che hanno portato alla tempestiva identificazione di due rapinatori di I-Phone e quella investigativa che, con tempi fisiologicamente legati alle investigazioni, è, però, pervenuta alla identificazione di un pericoloso gruppo di rapinatori extracomunitari.

Personale della Squadra Mobile appartenente alla sezione “Contrasto al Crimine diffuso” ha individuato e sottoposto a stato di “Fermo” di indiziato del delitto di rapina, Ben Abdelali Anis, un 25enne cittadino tunisino senza fissa dimora, responsabile di avere aggredito qualche giorno fa una coppia di turisti olandesi in via del Celso.

L’aggressione, di inusitata violenza, ha causato la frattura del braccio all’uomo, oltre a far patire alle vittime la sottrazione della macchina fotografica.

Ad attenuare i danni per le vittime il ritrovamento e la restituzione della macchina fotografica operato dalla Polizia di Stato prima della loro ripartenza.

Nel giro di 24 ore i poliziotti della Mobile sono giunti infatti ad individuare un magazzino nel cuore di Ballarò, in via Scarparelli, all’interno del quale erano custoditi apparecchi elettronici tra i quali la macchina fotografica dei turisti olandesi, inequivocabile provento di  rapine.

Dopo il ritrovamento, procedendo per step, gli uomini della Mobile sono giunti alla identificazione del tenutario del magazzino e, ieri pomeriggio, alla sua individuazione in via Josafat.

L’uomo, già riconosciuto dalle vittime quale loro aggressore, è plausibile facesse parte di un gruppo di connazionali, rapinatori-interscambiabili, composto, secondo gli inquirenti, da almeno cinque elementi e solito compiere blitz in danno di turisti nelle vie del centro storico.

Gli investigatori, a tal proposito, ritengono che siano almeno trenta le rapine compiute nel centro storico cittadino riconducibili alla banda, anche alla luce  della restituzione della refurtiva rinvenuta nel magazzino di via Sacrparelli alle vittime di almeno una quindicina di rapine, presentatesi in Questura.

Ben Abdelali, oltre che dal turista olandese, è già stato riconosciuto da altre vittime, così come altri due suoi connazionali che i poliziotti hanno individuato e che al momento sono trattenuti presso un Centro di Identificazione ed espulsione.

Febbrili indagini intanto della Mobile palermitana anche in relazione alla rapina compiuta in danno del titolare di una nota pasticceria cittadina.

Gli inquirenti, grazie ad approfondite indagini, sono già riusciti a recuperare il tablet sottratto alla vittima.

I poliziotti non disperano di pervenire, in breve, alla identificazione dei responsabili.

Nel frattempo questa notte personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha rintracciato in tempi ristrettissimi i due responsabili di un tentativo di rapina in pregiudizio di due giovani .

Per modalità, tempistica e serialità dell’evento, la rapina a giovani vittime, del telefonino di ultima generazione, è ormai divenuto il reato predatorio per eccellenza, quasi un “cult” per il malintenzionato che si aggiri per le strade del centro.

Stanotte i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno intercettato due malviventi che, pochi minuti prima, in via Dante, si erano avventurati in un blitz nei confronti di due giovanissimi palermitani di 16 e 17 anni.

A finire in manette sono stati Di Francesco Giuseppe, 25enne pregiudicato di via Cipressi e Burgio Vincenzo, 26enne di via Colonna Rotta.

A Di Francesco e Burgio, alle 22:00 di ieri, è bastato adocchiare i due giovani pedoni passeggiare sul marciapiede e maneggiare un I-Phone per capire di avere individuato la giusta preda.

Il ciclomotore con i due a bordo, come un avvoltoio, si è avventato sui due malcapitati ed il passeggero, senza troppi giri di parole, ha chiesto la consegna del telefonino.

Il malvivente ha cercato di strappare il telefonino dalle mani del proprietario, ma ne ha incontrato l’inattesa resistenza.

tunisino

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Nel giro di pochi minuti la successione degli eventi: i due malviventi sono fuggiti, le vittime hanno contattato senza indugiare il “113” ed una pattuglia di Polizia, giunta immediatamente dalla vicina Piazza Castelnuovo, ha intercettato i fuggitivi in via Imera, dopo averli riconosciuti grazie alla compiuta descrizione delle vittime. Di Francesco e Burgio sono stati riconosciuti anche dalle vittime e risultano tratti in stato di arresto.

La Polizia di Stato ribadisce il suo massimo impegno nel contrasto a tutti i tipi di reati predatori, tanto più odiosi quando compiuti su categorie deboli ed invita, non soltanto le vittime, ma anche i cittadini che abbiano assistito ad uno scippo od una rapina, a contattare tempestivamente il “113”.

Carmelo Pantano

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