Ficarazzi:nasce la Social Movie Production

Direttore di Produzione,oltre che attore,regista e direttore artistico di numerosi eventi culturali, Vincenzo Cusumano una figura poliedrica che ha collaborato alla realizzazione di numerosi spot pubblicitari. Fiction e programmi televisivi. Direttore di produzione per Bulgari Profuni e gioielli

Tra tutti i ruoli che hai ricoperto nella tua lunga carriera artistica quale è quello che ti appaga di più?

“Tutti i ruoli da me ricoperti sono uno in simbiosi dell’altro ma quello che mi appaga di più è quello di produttore, un produttore puo’ portare avanti il suo progetto anche senza un regista al contrario un buo regista per portare avanti il suo progetto ha sempre bisogno di una produzione. Più che al titolo da rivestire, mi piace pensare in prospettiva del mio obiettivo. Poi, chiaramente, devi essere circondato da gente valida per intraprendere un progetto. Questo pensiero seppur ovvio non è sempre scontato. Nel nostro settore, che è gia di suo molto competitivo, per raggiungere il successo è bisogna avere attorno persone valide e capaci che portano avanti con la stessa forza il progetto, e quindi lo realizzano. Ho una visione delle cose tutta mia e rispetto ad altri centro subito l’obiettivo questo molto spesso è invidia di altri mie colleghi che magari cerca di screditarti e abbatterti in tutti i modi Ma io sono convinto delle mie idee e vado sempre avanti per la mia strada.

Come è nata la Social Movie Production?

Creare una società di produzione e di servizi cinematografici, è stato sempre il mio sogno e poterlo realizzare nella mia Sicilia da cui manco da tanti anni è il sogno che ho tenuto sempre nel cassetto.  Nel giugno del 2014 incontro su  sul set della Catturandi i fratelli Nangano della Aenne Press Spa,  persone stimate e professionali ed in Sicilia ne mancano di persone di questo genere.  Giuseppe e Giovanni Nangano, sono produttori affermati nella provincia di Palermo e sono gli amministratori della Aenne Press Spa  dalla quale abbiamo estrapolato il  marchio della Social Movie Production. Ho iniziato con loro e con Antonino Rubino un nuovo percorso e siamo riusciti a creare questa società che già da pochi mesi sta avendo un impassto positivo sia a livello regionale e sia a livello nazionale. La nostra società è unica nel suo genere. E ci vantiamo di essere una società di produzione a 360°e  non solo una società di servizi come l’avevamo pensata. Abbiamo i mezzi, l’attrezzatu ra, e le location. Mentre nel resto dell’Italia ogni azienda agisce in un singolo settore, e messe insieme costituiscono un film. Noi, invece, siamo riusciti a collegare e riunire tutto. In poche parole oggi una società di produzione che ci contatta siamo in grado di fornirle tutto nulla escluso.

Descrivici “Il commissario Mineo”

“Rappresenta il  primo progetto della Social Movie Production, che nasce dall’idea di Cesare Inzerillo, che ha sempre avuto in testa il personaggio del commissario Mineo, ma che per un motivo o per un altro non era mai riuscito a concretizzare. Ne ha parlato con Francesco Bozzi, autore storico di Rosario Fiorello, che si è messo subito a lavoro scrivendo la storia e la sceneggiatura. Appena ho visto il tutto l’ho subito proposta ai fratelli Nangano che entusiasti del progetto mi hanno dato lo star bene. Tantissimi attori sono stati coinvolti tra questi Giovanni Vernia e Claudio Batta di Zelig, Paolo Belli, Mauro Casciari de Le Iene, Giacomo Valenti, Lello Analfino dei Tinturia e Giovanni Cacioppo, che interpreta il commissario. Questo commissario è tutto tranne che un commissario, nel senso che lui non ama fare questo mestiere però lo fa. La cosa più assurda è che riesce a risolvere pure i casi anche solo telefonicamente. Sono state scritte 7 puntate e attualmente stiamo realizzando la puntata pilota che sembra interessare la Rai. Realizzando la puntata pilota i tempi di vendita sono più accelerati, per questo abbiamo scelto di girarla per prima.

Che sbocchi occupazionali pensate di creare?

Siamo stati fra Cinisi e Terrasini muovendo un po’ l’economia del posto, molti hanno fatto le comparse… Insomma abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile il tessuto sociale”.

In che modo tramite il cinema si possono creare sbocchi occupazionali?

Girare un film da possibilità occupazionali per molte persone oltre agli attori, alla comparse e tutti coloro che fanno parte attiva della produzione , non dimentichiamo che girare un film coinvolge tutto l’indotto attorno alle scene come bar,ristoranti,pizzerie e non dimentichiamoci che dove c’è cinema c’è turismo e quindi economia.Un film è un vero e proprio spot per un territorio, Il nostro progetto ha come obiettivo anche quello di fungere da vetrina per il nostro territorio. Abbiamo firmato con 53 sindaci un protocollo di intesa in cui ci agevoliamo a vicenda, ognuno nel proprio ambito”.

Infine abbiamo chiesto un commento a  Antonino Rubino, uno dei soci fondatori della Social Movie Production: “stiamo cercando di dare una svolta a questa bella terra dando la possibilità a tanti giovani come me di rimanere a lavorare nella propria terra senza bisogno di andare lontano”.

La Redazione

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