Calcio a 5: ASD Ficarazzi – Real Ficuzza 8-4

15^ Giornata serie D, girone A
04 marzo 2023, PalaSampognaro di Ficarazzi (PA)
ASD Ficarazzi C/5 – Real Ficuzza 8-4
Voglio cominciare dalla fine. Il gol dell’8-4, che chiudeva una partita già vinta perché mancava poco meno di un minuto. Zito recuperava palla e andava a contrasto con l’ultimo uomo della difesa ospite, rimpallo vinto con forza e passione, si creava un 3vs0, con Zito centrale e due compagni sugli esterni. Poteva tirare il nostro Mimmo, come detto non sarebbe cambiato niente nel bilancio della partita, invece ha voluto premiare un compagno appena rientrato da un brutto infortunio e costretto a sacrificarsi in un ruolo non suo. Noi siamo il Ficarazzi C/5.
E sempre per lo stesso motivo, merita una citazione la prestazione di Tonino Zangara, che sta vivendo questo campionato più dalla panchina che dal campo. Sabato il mister ha avuto bisogno di lui, e lui ha fatto più del suo, ha dato tranquillità alla squadra in momenti delicati della partita e segnato due gol. In silenzio, esultando con i compagni.
A proposito di esultare con i compagni. Sabato ho visto un uomo ergersi a leader senza proferire parola, lui che parla sempre molto. Ad ogni gol segnato dalla squadra veniva in panchina e li abbracciava uno ad uno i compagni, soprattutto i ragazzini. Ed a ogni sua parata l’esultanza era per loro.
Parlando più nel particolare della partita contro il Real Ficuzza, in generale devo dire che è stata forse una delle peggiori prestazioni della squadra. Secondo me troppo condizionata dalla consapevolezza di non poter più sbagliare. Solo così posso spiegare un nervosismo inatteso all’inizio della partita.
Infatti Ficarazzi-Real Ficuzza iniziava così: palla che non scorreva, tiri improbabili, movimenti sempre in ritardo. E menomale che ci pensava un grande Romeo a tenerci a galla. E mister Marsala col timeout ed i cambi giusti a cambiare l’andazzo. Anche perché, nonostante capitan La Targia e Fabio Crivello ancora fuori per i rispettivi infortuni, venivano recuperati Riesi (anche se a mezzo servizio perché febbricitante), Napoli e Zangara.
Così qualcosa cambiava, la calma tornava padrona, la palla scorreva, gli schemi tornavano nel gommato del PalaSampognaro. E da uno di questi, da calcio d’angolo, Peppe Poma, al volo, incrociava il gol del vantaggio. E subito dopo, Nanni Napoli, firmava il raddoppio, con un gol dei suoi.
Un errore in uscita rimetteva in partita gli ospiti, che comunque mostravano di crederci sempre, e di preferire il campo piccolo. A rimettere le cose a posto ci pensavano Mimmo Zito prima (grande imbucata da lontanissimo di Riesi in uno spazio che solo lui e Zito avevano visto) e Romeo subito dopo, che respingeva un tiro libero proprio sul fischio finale del primo tempo.
Ad inizio ripresa i difetti sembravano dimenticati, era tornato il vecchio Ficarazzi: la palla girava, i movimenti erano fluidi, le occasioni venivano e si rischiava poco. E ne era prova il gol del 4-1: uscita in tre, parallela a liberare Peppe Poma sulla destra che metteva sul secondo palo a Riesi solo e con porta libera.
Partita ovviamente ancora da giocare, mancava ancora un’eternità. Ed era un’incomprensione tra l’arbitro ed un nostro giocatore a liberare, dopo un fallo laterale battuto male, Vincenzo Lisciandrello solo davanti a Romeo. 4-2. Quì tornavano i fantasmi nella testa dei nostri ragazzi. E nella mia. E tornava decisivo Romeo con le sue parate ed uscite, ma anche un palo ed una traversa colpiti dagli ospiti. Il 5-2 di Zangara, gran tiro libero il suo, sembrava mettere a posto le cose. Ma non era così, perché il palaSampognaro sembra essere nato per le partite pazze. Così, in trenta secondi, ed a sei muniti dalla fine, 5-3 e 5-4. I fantasmi sembravano concretizzarsi.
Però, se sono bravo a dire dei nostri difetti, i ragazzi meritano che parlo anche dei loro pregi. E quando la partita diventa una bagarre, quando si fa dura a pensare a freddo, quando ogni contrasto o rimpallo può essere quello decisivo, allora è là che si vince, è allora che esce la nostra forza, l’attaccamento alla maglia, l’amore per i compagni che sono fuori per scelta tecnica o per infortunio, e per dirigenti che non ce la fanno a stare fermi in panchina e razzolano per terra per esultare.
Il 6-4 era di Zangara in mischia, dopo una bella azione che lo liberava sul secondo palo. Il 7-4 di Peppe Poma su tiro libero, l’8-4 di Parisi su assist di Zito già raccontato. E che non mi stancherò mai di raccontare ai ragazzi per dimostrare cosa sia il gioco di squadra. Ed ai miei futuri nipotini per raccontare cosa era il Ficarazzi C/5.
Addetto Stampa ASD Ficarazzi C/5
Salvatore Nola

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