L’appuntamento su Facebook: la lite

Un appuntamento chiarificatore. Poi, le botte e il coma farmacologico. Un ragazzino di 14 anni, residente nel quartiere Borgo Nuovo, è stato operato d’urgenza nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Villa Sofia. L’intervento per riassorbire l’ematoma cerebrale è tecnicamente riuscito. Il piccolo paziente è tenuto sotto sedazione. All’una i medici valuteranno se e come risvegliarlo.

Ci sarebbero le incomprensioni fra le rispettive fidanzatine alla base della lite avvenuta ieri pomeriggio. Intorno alla sedici il ragazzino che ha avuto la peggio si dà appuntamento con l’amico quindicenne che vive a Ficarazzi e che è andato a trovare la ragazza nel popolare rione Borgo Nuovo. Arriva in compagnia di un un coetaneo. Si incontrano in piazzale Castronovo. Storie di gelosie, di piccole incomprensioni adolescenziali, di amiche che decidono di non frequentarsi più.

Qualche parola di troppo. Si inizia con gli spintoni e poi volano i pugni. Il ragazzino colpito torna a casa. Ha un livido all’occhio e un gonfiore alla tempia. Racconta ai genitori di essere caduto. Una bugia per nascondere il peggio. Poi, però, comincia a stare male ed è costretto a dire la verità. I genitori lo accompagnano in ospedale, dove gli esami riscontrano la presenza dell’ematoma cerebrale. Da qui l’esigenza dell’intervento chirurgico eseguito nel reparto direttore dal primario Paolino Savatteri.

Ieri i carabinieri della compagnia di San Lorenzo hanno ascoltato i genitori e i compagni di giochi dei due ragazzini. E sono emersi i contrasti tra le due fidanzatine, sfogati su facebook, di cui i protagonisti della lite hanno preso le difese. Per chiarire cosa sia avvenuto in piazzale Castronovo molto dipenderà dal racconto della vittima. I militari attendono che si riprenda per ascoltare la sua versione dei fatti.

Secondo quanto reso noto da Paolino Savatteri, direttore del reparto di neuro chirurgia dell’ospedale Villa Sofia, il 14enne è uscito dal coma. La prognosi è stata sciolta, il ragazzo è cosciente ed ha raccontato la lite. Secondo il primario il ragazzo ha riportato una frattura tempoparietale e un ematoma epidurale che comprimeva il cervello. Importante è stata la tempestività con cui è stato effettuato l’intervento. “Se si fosse perso tempo il ragazzo avrebbe rischiato la vita”.

A non essere ancora accertata è l’eventualità di un’aggressione, dato che il ragazzo non ha riportato segni sul corpo. “Il ragazzo può esere stato spinto e avere sbattuto la testa dopo, ma sul corpo non ci sono segni di aggressione” ha concluso Savatteri.
Ultima modifica: 18 Marzo ore 14:45

Fonte livesicilia.it



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