Villabate: Replica il Presidente del Consiglio

Con un documento politico il Presidente del consiglio di Villabate Giovanni Pitarresi, risponde alla richiesta di dimissioni firmata da nove consiglieri comunali:

“Finalmente! Finalmente la montagna ha partorito il topolino… questa “cosa”, questo tanto sospirato documento. Dopo un mese e mezzo di “annunciazione” di mozione di sfiducia, cercando i numeri tra consiglieri di maggioranza e di opposizione, per poi trasformarsi in una richiesta di dimissioni, nascosta dentro un documento che ha come oggetto:”Valutazioni politiche sull’operato d Presidente del consiglio comunale di Villabate”. Un mese e mezzo di caccia alle streghe, cercando qualche cavillo, qualche grave atto amministrativo o qualche inadempienza, annunciandola pure, in modo assolutamente ridicolo ed errato sui social network. Si è parlato addirittura di consiglio comunale bloccato, paventando addirittura che io avessi avuto intenzione di bloccare il PRG. Un mix di dichiarazioni gravi, ridicole, false e scorrette. Ma nonostante ciò ho continuato a svolgere il mio ruolo di presidente del consiglio comunale con la stessa serenità, con lo stesso spirito di sevizio e con la stessa imparzialità di questi 4 anni di presidenza. È il mio importante ruolo istituzionale che me lo richiede.

Sfido chiunque a dire il contrario. Adesso vengo accusato di cosa? Di fare politica? Di fare troppo? Di fare cose che non dovrei fare? La Rassegna teatrale..organizzare due edizioni della Festa di Villabate (tra l’altro su richiesta del sindaco), collaborare per l’organizzazione delle Funzioni e delle Funzioni con i ragazzi delle scuole medie (quest’anno meglio non farle?).. acquistare materiale informatico per la biblioteca comunale con la mia indennità…fare il calendario con le foto storiche di Gaspare Prestigiacomo a mie spese…promuovere assemblee cittadine che puntano a coinvolgere la cittadinanza e risolvere qualche problematica…seguire l’andamento dei lavori di restauro del Cinema delle Palme…organizzare eventi sociali e culture e provare a risolvere i problemi della nostra comunità. Davvero questo mi chiedete di non fare? Signori questa per me si chiama FARE POLITICA e se pensate che dovrei chiarire questo tipo di posizione… Beh.. Ve la chiarisco subito. Nessuno può censurare la mia libertà di pensiero, di azione e di parola, purché queste ultime non ledano il consiglio comunale che ho l’onore di presiedere. Se pensate che tutto ciò sia meritevole di una mozione di sfiducia o delle mie dimissioni… cosa dirvi? Ai posteri l’ardua sentenza. Spiegherete ai cittadini che il male di questo paese e di questa amministrazione era il presidente Pitarresi che con il suo modo di amministrare e fare politica, ha ferito la sensibilità di qualche consigliere comunale e assessore poco dinamico e incisivo.
Oppure mi si vogliono dare colpe del bilancio previsionale votato il 28 dicembre, della mensa scolastica ancora non avviata a febbraio, dell’assistenza igienico personale e dell’assistenza alla comunicazione per gli alunni disabili partite soltanto qualche giorno fa, degli impianti sportivi fatiscenti per i quali nulla si sta facendo, per il Natale Villabatese inesistente, per l’emergenza rifiuti di via Guglielmini etc…
Tutto questo secondo me invece ha un nome: CORTILE POLITICO.
Al quale io non sono interessato e non mi sono mai appassionato. Eppure mi vengono in mente motivi più Seri per i quali si possano chiedere delle dimissioni: compensi ricevuti che non spettavano e che sono stati riconsegnati in comode rate mensili, debiti nei confronti dell’ente comunale per migliaia di euro e mi fermo qui. Mi fa sorridere il fatto che io abbia in qualche modo ostacolato la ricorrenza del 19 luglio. Cosa assolutamente falsa. Infatti avevo suggerito di fare la manifestazione in piazza come tra l’altro si è sempre fatto (io stesso l’ho organizzata in passato) piuttosto che nella villetta San Giuseppe che era impegnata per il Festival Teatrale Villabatese e dove necessitavano gli inviti personali in quanto non si può superare la capienza di 200 spettatori. Quindi altra falsità. Infine mi sembra paradossale che mi vengano chiesti dei chiarimenti ufficiali sulla mia posizione politica direttamente in consiglio comunale mentre nella riunione di maggioranza avuta martedì non mi è stato comunicato nulla. Eppure il documento porta la data del 24 gennaio 2019, quindi un chiaro tentativo di mettermi in difficoltà. Siccome è mio stile non tirarmi mai indietro e affrontare tutto a testa alta, ho voluto rispondere immediatamente e seduta stante su quanto mi veniva criticato. Concludo rispedendo al mittente la richiesta di dimissioni e promettendo di incidere ancora di più politicamente, con le mie azioni e con le mie parole, affinché questo paese possa essere migliore e più vivibile di ieri e di oggi.”

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