Maratona di Palermo 2022 – I racconti di Peppuccio Morreale

…Maratona di Palermo 2022… di Giuseppe Morreale  – www.ficarazziblog.it
…dedicata al runner dei runner Edoardo Vaghetto…
…tutti i grandi pensieri sono concepiti mentre si corre, un atto, un’azione che nella vita è alla portata di tutti ma in molti, sbagliando, ignorano. Correre è salute, ne beneficia il pensiero, il fisico e soprattutto lo spirito, correre fa vivere la meraviglia di ogni istante dà intensità alla vita. Oggi nella mia Palermo si corre la Maratona, peccato io posso solo guardare, non mi è possibile correrla, io cammino, cammino molto, oggi alla Maratona ammiro con un pizzico di sana invidia tutti quelli che la corrono, quella intera o la mezza, le staffette miste e no, poi correrla a Palermo è come entrare nell’ombelico del mondo, sotto la mano dello Stupor Mundi, è come entrare nelle viscere dell’eternità, correre tra i tesori e i capolavori dell’arte e dell’architettura, correre dentro la Storia, quasi quasi passa la fatica, peccato oggi il cielo è grigio, piove, scampoli di pioggia e poi “sbrizzia”, ma tutti, dal più piccolo al più grande, uomini e donne, siculi e nordici, stranieri, biondi e neri, visi lisci o con le rughe bruciate dal sole, sudati, bagnati, stanchi, stremati, erano lì, dal Politeama alla Favorita, dalla Cattedrale alla Statua, passando per il Massimo, il Cassaro e la vecchia via “Toledo” e tra le “Ramblas” della nostra triste e malinconica via Roma, tutti a correre col sorriso che cancellava ogni fatica…

…Maratona di Palermo 2022… di Giuseppe Morreale  – www.ficarazziblog.it…dedicata al runner dei runner Edoardo Vaghetto……tutti i grandi pensieri sono concepiti mentre si corre, un atto, un’azione che nella vita è alla portata di tutti ma in molti, sbagliando, ignorano. Correre è salute, ne beneficia il pensiero, il fisico e soprattutto lo spirito, correre fa vivere la meraviglia di ogni istante dà intensità alla vita. Oggi nella mia Palermo si corre la Maratona, peccato io posso solo guardare, non mi è possibile correrla, io cammino, cammino molto, oggi alla Maratona ammiro con un pizzico di sana invidia tutti quelli che la corrono, quella intera o la mezza, le staffette miste e no, poi correrla a Palermo è come entrare nell’ombelico del mondo, sotto la mano dello Stupor Mundi, è come entrare nelle viscere dell’eternità, correre tra i tesori e i capolavori dell’arte e dell’architettura, correre dentro la Storia, quasi quasi passa la fatica, peccato oggi il cielo è grigio, piove, scampoli di pioggia e poi “sbrizzia”, ma tutti, dal più piccolo al più grande, uomini e donne, siculi e nordici, stranieri, biondi e neri, visi lisci o con le rughe bruciate dal sole, sudati, bagnati, stanchi, stremati, erano lì, dal Politeama alla Favorita, dalla Cattedrale alla Statua, passando per il Massimo, il Cassaro e la vecchia via “Toledo” e tra le “Ramblas” della nostra triste e malinconica via Roma, tutti a correre col sorriso che cancellava ogni fatica…

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