[Riceviamo e Pubblichiamo] Storie di straordinaria follia. Ladro inseguito da un ficarazzese fugge abbandonando la refurtiva

Non sappia la mano destra quello che fa la mano sinistra.Cosi recita un passo del Vangelo ed è per questo motivo che porgo le mie scuse al cittadino di Ficarazzi Marco Fabbrizi.
Vi descrivero’ i fatti e nel descrivervi quel che io vidi mi guidi la memoria visiva ancor di più che l’enfasi che metterò nel raccontare.
Sono le 11 di martedì 14 Febbraio è San Valentino.Io, Donatella Caviglia e Marco siamo al bar del Conad Centro Picasso di Villabate per una pausa caffè. Un ragazzo ha appena riempito il suo zaino di spesa e si avvia all’uscita con incedere furtivo. Il personale coglie in quel l’atteggiamento qualcosa di strano, il ragazzo non passa per la cassa. E’ un istante e inizia la fuga. Si grida al ladro, si intima l’alt, parte l’inseguimento. Corrono dietro il ragazzo 2 dipendenti del Conad, si sentono urla. Si parlava di futuro dei bambini con Marco quando è scattato come una molla. Marco, Marco, Marco dove vai? Stai attento, lo seguo per un po’ ma mi ha già seminato. Prendo la moto supero il cavalcavia che unisce Villabate a Ficarazzi e lo seguo. L’ho perso! Lo chiamo al telefono, dove sei? Tutto a posto?
Tutto a posto Fra, torna sto rientrando al Conad.
Marco ha inseguito il ragazzo per 700 metri circa, il ladro braccato ha lasciato la refurtiva e si è dileguato. Refurtiva in mano Marco Fabbrizi è tornato al Conad consegnato tutto e si è riseduto a finire il caffè che insieme stavamo sorseggiando.
Marco Fabbrizi è un cittadino di Ficarazzi, è mio amico e lui non vorrebbe che io raccontassi quello che è successo oggi alle 11 di mattina al Centro Picasso.Dice che è normale, che un cittadino lo fa è basta.
Torniamo a parlare di futuro per i nostri bambini e oggi io mi sento tanto ottimista.Dovrei tacere non raccontare ma è successo e io non riesco a non condividerlo con voi.
Francesco Lo Iacono

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