Volley Serie D: FICARAZZI IRRICONOSCIBILE E SENZA ANIMA DELUDE ANCORA! RISCHIO SERIO DI RETROCESSIONE

Notizia Stampa – Serie D Volley Città di Ficarazzi
Volley Città di Ficarazzi -Mauro Sport – 0-3 ( 25-15; 25-19; 25-7 )
FICARAZZI IRRICONOSCIBILE E SENZA ANIMA DELUDE ANCORA!
RISCHIO SERIO DI RETROCESSIONE ALL’ORIZZONTE CONTINUANDO SU QUESTA STRADA SENZA USCITA!
“”Sarebbe bello se tutti i sacrifici venissero ripagati” fa sorridere, per non piangere, la dichiarazione sui social di una pallavolista del Ficarazzi accompagnata da un “mi piace” di una altra compagna che avalla il proprio appoggio incondizionato verosimilmente riconducibile alla partita persa del Ficarazzi in casa. La verità, forse, è un’altra! Molte atlete che giocano nel Ficarazzi, oltre ad esser la brutta copia di se stesse e, conseguentemente,  irriconoscibili qualcuna sembra esser arrivata al capolinea a livello non solo di motivazioni  e di efficienza fisico atletica bensi a livello mentale poiché  prive di quel carattere necessario a queste categorie.  Non si spiegherebbe altrimenti il modo amorfo, a tratti abulico e l’inerzia sugli attacchi sferrati dall’avversario che li trova talora inerti, altri in interventi sconclusionati e imbarazzanti. Or dunque! Per non offendere animi suscettibili ai quali sembra additarsi la spada di Damocle sottacere è meglio che infierire! Chi vuol intendere, intenda! Un coltello che fende  il …burro non è elegante in questo momento! Giovani magari senza esperienza ma responsabili, questa volta,  di una sufficienza disarmante che deve farle riflettere. Ma non sono le sole, la responsabilità di tutte le altre che hanno fatto anche la serie C è davvero imbarazzante! Un  sestetto senza anima e reazione caratteriale. L’alibi ingiustificato e tacito riconducibile all’assenza della palleggiatrice Simona Tilotta   trova, pertanto,  il  denominatore comune: la mancanza di  reazione, la mancanza di una dignità sportiva, l’attaccamento alla maglia.  Di contro,  reagisce  la caparbia e stoica Valentina Stassi  che rincorre tutti i palloni per il rifornimento alle ali impotenti a sfiancare la difesa avversaria. Cosi la palleggiatrice lotta, in modo inedito,  su ogni pallone difendendo bene in seconda linea rischiando anche di infortunarsi in analoghe dinamiche accadute domenica scorsa a Simona Tilotta, in tribuna con le stampelle in attesa di una risonanza magnetica. In stampelle anche Carmelo Filippone  subito in panchina dopo appena ventiquattro ore, a dirigere la squadra ricevendo come risposta dalla squadra la mancata capacità di eseguire le direttive ricevute. Una ostinatezza inspiegabile nella sequela degli errori che evidenzia ancora una volta, nella sua pienezza, che la testardaggine e la mancanza di attenzione qualche dubbio ragionevole  sulla reale capacità di talune atlete a stare in questa categoria. La società aspetta adesso solo il risultato di domenica prossima a Monreale oltre alla reazione di gioco e di carattere. In caso contrario, saranno prese decisioni forti alle quali l’allenatore Carmelo Filippone , persona perbene e professionale  dovrà giocoforza prendere atto vista la pochezza caratteriale di molte atlete. Il subentro di qualche altra giovane, anche senza esperienza, dai vivai non scandalizzerebbe certo e ripagherebbe i sacrifici di chi opera all’interno della società ricevendo ingratitudine, superficialità e mancanza di rispetto. Se, pertanto, la squadra ha deciso in cuor suo di dover retrocedere, si faranno giocare conseguentemente le giovani anche a costo di rivoluzionare la squadra e guardare al futuro in modo diverso ma sicuramente  proficuo per un lontano futuro.
Articolo di Franco Comparetto

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